Crisi Energetica: 2 famiglie su 3 scelgono il libero mercato
Presentato a Illumia davanti al Ministro Pichetto Fratin il position paper dello Studio Bruno Leoni
Si riduce il gap tra libero mercato e quello in maggior tutela nel 2022, con un sempre maggior numero di clienti a scegliere il libero mercato.
Secondo lo studio “Energia e concorrenza: se non ora quando?” realizzato dall’Istituto Bruno Leoni e commissionato da Illumia, durante i primi undici mesi del 2022 la percentuale dei clienti sul libero mercato è infatti aumentata dal 60 al 67% per l’elettrico (dal 63 al 66% per il gas), mentre quelli serviti in tutela sono scesi a meno di un terzo in entrambi i settori.
Oggi, sono circa 1000 le imprese che vendono energia elettrica e gas sul libero mercato, occupando circa 20.000 addetti (il doppio se si considera anche l’indotto) con investimenti in media di 150 milioni di euro l’anno.
Dinamiche che hanno permesso l’incremento delle offerte commerciali, con forti potenzialità di risparmio, prontamente colte dai consumatori. I due terzi delle famiglie hanno, infatti, scelto un’offerta sul libero mercato, mentre i tassi di switching sono in continua crescita e i reclami in diminuzione.
La concorrenza ha stimolato l’impresa e generato occupazione. I venditori di energia elettrica e gas si sono dimostrati inoltre uno strumento potenzialmente cruciale di promozione della transizione energetica, grazie al rapporto continuativo coi clienti.
Dallo scenario ampiamente approfondito nel corso del convegno “Il mercato alla prova dei fatti: crisi energetica superata?” alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è emersa quindi la necessità di riprendere la strada per il completamento della liberalizzazione e rimuovere gli ostacoli regolatori alla concorrenza che danneggiano le imprese e i consumatori.
“L’unica leva che oggi abbiamo per abbassare i prezzi è ridurre i consumi, efficientare le strutture e mettere in campo strumenti come l’autoconsumo e le comunità energetiche”, commenta Marco Bernardi, Presidente di Illumia “Tra le tante misure approvate nell’ultimo anno, una sola ha supportato aziende come Illumia: le garanzie prestate da SACE a favore delle banche per la concessione di prestiti (decreto Aiuti) in quanto ha ridotto la pressione finanziaria. Quello che chiediamo adesso è che SACE riesca a contro garantire le banche anche per l’emissione di fidejussioni a favore dei fornitori, magari legando il meccanismo a certi livelli di prezzo particolarmente alti”.
“Perfino nel corso del 2022, quando il mercato libero dell’energia è stato un potente veicolo di protezione dei consumatori dai repentini incrementi dei prezzi, si sono osservate resistenze incomprensibili come il rinvio della liberalizzazione del mercato elettrico e gas, che adesso è prevista per il 2024”, dichiara Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni e autore, insieme a Giacomo Da Ros, dello studio “Gli esiti dei mercati confermano che la scommessa può essere vincente ma è necessario garantire la stabilità e la certezza delle norme. Mai come adesso è stato necessario uscire dalla logica “one size fits all” e ampliare i gradi di libertà e la fantasia dei mercati, per superare un periodo difficile e trovare, dal basso, nuovi strumenti per coniugare crescita economica, sviluppo sociale e sostenibilità ambientale”.
Nel corso dell’evento è stato inoltre presentato in anteprima la nuova campagna di sensibilizzazione per il risparmio energetico che vede come protagonista Matteo Berrettini e la sua famiglia.
Al convegno, oltre al Ministro, sono intervenuti:
Paolo Arrigoni, Responsabile energia Lega;
Gianmauro Dell’Olio, Vice Presidente Commissione Bilancio della Camera dei Deputati;
Marco Lombardo, Commissione Bilancio del Senato della Repubblica;
Vinicio Peluffo, Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati;
Nicola Procaccini, Commissione ENVI del Parlamento Europeo;
Luca Squeri, Segretario Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati;
Carlo Stagnaro, Direttore Ricerche E Studi, Istituto Bruno Leoni
Ufficio stampa Illumia
Giulia Flamini
T. 051 0404005